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LOCRI

"Piccolo paesino grande cuore"


Teatro greco presente a Locri

Locri è situata sulla pianura della fascia costiera ionica, fra il massiccio dell'Aspromonte ed il Mar Ionio. È circondata da parecchie colline da cui si possono ammirare i tipici paesaggi Locridei, agrumeti di ogni genere, fra cui il prezioso bergamotto, uliveti secolari, vigneti, mandorleti, lecceti spontanei, mirteti, gelsomini, ginestre e fichi d'india. Le spiagge locresi, chiamate spiagge dei Greci, sono grandi, incontaminate e disseminate della tipica vegetazione mediterranea, con una particolarità, la presenza dei Carpobrotus e del giglio di mare.
La storia di Locri è strettamente legata alla storia di altri due centri sorti nella zona circostante: Locri Epizefiri, polis della Magna Grecia fondata nel VII secolo a.C., e Gerace, città medievale costruita nel IX secolo.
Dopo la conquista romana di Locri Epizephiri e a seguito sia delle scorrerie saracene e turche che della piaga della malaria, il sito fu progressivamente abbandonato e gli abitanti si spostarono verso le più sicure colline dell'entroterra dove sorse Gerace.
Nel XIX secolo, col ritorno della popolazione verso le zone costiere e grazie anche all'avvento della ferrovia, si sviluppò l'abitato di Gerace Marina, frazione appartenente al comune di Gerace. Gerace Marina acquistò sempre più importanza col trasferimento, da Gerace, di alcune importanti strutture amministrative e commerciali, tra cui il Tribunale e la Banca Popolare nel 1880, fino a divenire comune autonomo nel 1905. A dare ulteriore slancio furono la nascita e lo sviluppo di importanti attività commerciali ed industriali: ad esempio, le Officine Meccaniche Calabresi (OMC), nei primi anni trenta, impiegavano 200 operai. Nel 1934 il comune di Gerace Marina assunse l'attuale denominazione di Locri.

Di questa bellissima cittadina calabrese a me rimane il ricordo di quando da bambino con i miei genitori e mio fratello andavamo ogni estate ad Agosto a trovare i miei zii e cugini, era sempre un'esperienza fantastica, in quanto la loro abitazione era una casa isolata situata in campagna, ma praticamente a due passi da una spiaggia bellissima a cui si accedeva da una stradina sterrata piena di alberi e da una parte e dall'altra, che mentre si percorreva c'era la possibilità di vedere lo scorcio della spiaggia che man mano che si camminava diventava sempre più grande fino ad arrivare ad ammirare il panorama della spiaggia che aveva un misto di sassi e sabbia con un mare che ricordo era di un celeste quasi ipnotico.
Mentre per cio che riguarda la casa era come detto situata in campagna contornata da alberi di ulivi e soprattutto quello che mi affascinava e mi metteva paura era la parete di piante di fichi d'india che la mattina presto i fichi d'india era prassi andare a raccogliere in quanto la brezza della mattina teneva le spine quasi bloccate sulla pianta, ma se ci si avvicinava il pomeriggio magari perchè durante una partita tra di noi il pallone ci andava vicino e tirava un po di vento si rischiava di essere raggiunti dalle spine che si potevano alzare in volo. 
Ma una cosa che mi piaceva moltissimo era che a differenza delle grandi città, in quel paese si conoscevano tutti, quindi anche se piccolini avevamo la possibilità di inforcare le biciclette e fare un giro senza aver paura di nulla, sentendoci quindi più grandi, cosa che finiva quasi subito, ad esempio quando ci chiamavano perchè era pronto da mangiare e dovevamo rincasare il prima possibile.

Insomma posso dire che Locri occupa una parte speciale del mio cuore ed ogni volta che ci penso sono pervaso da un sorriso ripensando a tutto ciò che mi ha dato negli anni in cui l'ho frequentato, ed anche se ormai sono più di 20 anni che non ci vado, penso che se dovessi riandarci mi faccia lo stesso effetto che mi faceva quando ero un bambino.



PAROLE CHIAVE: Scorci naturali, libertà, natura incontaminata


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